Prima di dedicarsi al pattinaggio artistico, Guarise è stato campione del mondo di pattinaggio a rotelle.
"Ho lasciato il pattinaggio a rotelle nel 2008 - aiutatemi a contare quanti anni sono passati da allora. Il pattinaggio artistico per me è semplicemente pattinare. Sia su pattini a rotelle che sul ghiaccio, è comunque pattinare; è la mia vita.
Non voglio trovare differenze tra le discipline perché, per me, è un approccio quotidiano all'allenamento. Non voglio trovare differenze tra le mie partner precedenti - Sara Venerucci (con cui Guarise ha pattinato nel pattinaggio a rotelle), Nicole Della Monica e Lucrezia Beccari. È solo evoluzione.
Forse il mondo del pattinaggio a rotelle è un altro mondo perché non ci sono Russia, Cina, ma ci sono Spagna, Portogallo, Argentina - paesi che sono difficili da trovare nel pattinaggio artistico.
Ma direi che ogni momento nello sport mi ha dato qualcosa, mi ha reso la persona che sono ora. Mi piacciono tali sfide - mi piace iniziare da capo con Lucrezia, mi piace confrontarmi con gli altri perché devo spingermi a fare un passo avanti. È difficile, ma ne ho bisogno, lo voglio.
Al momento, questo (la vittoria agli Europei) è stato un altro passo, il mio obiettivo. Appena raggiungo un obiettivo, lo cambio. Volevo arrivare alle Olimpiadi - e ci sono stato, e ora ne voglio di più.
Che io stia percorrendo la strada giusta o meno, godo della mia vita ogni giorno. Sono molto felice, mi sveglio con un sorriso ogni giorno", ha citato le parole di Guarise la corrispondente di Sports.ru Maya Bagriantseva.
fonte: Sports.ru
